I display Nixie
Lorenzo De Luca ·I display Nixie sono uno dei primi tipi di display numerici compatti mai prodotti su larga scala e si basano su un tubo di vetro riempito con una miscela a bassa pressione di neon e argon. Tutti i numeri o i simboli che si vogliono rappresentare sono già presenti all'interno del tubo e vengono accesi collegando una tensione di ~170V tra la griglia di fronte a tutti i numeri e il numero che si vuole accendere. La luminescenza che si genera intorno al numero selezionato, non è quindi un'incandescenza dovuta al passaggio di corrente bensì è la ionizzazione del gas neon nelle vicinanze del numero. Proprio per questa caratteristica, questo tipo di display viene anche chiamato cold-cathoded-tube o “a catodo freddo”.
Questi display, largamente utilizzati per applicazioni scientifiche e militari dagli anni '70, sono stati sostituiti gradualmente dai display VFD (Vacum Flourecent Display) e LED (Light Emitting Diod). In quegli anni, visto il costo produttivo comunque alto, non venivano utilizzati all'interno degli orologi come oggigiorno, ma trovavano uso in strumentazione scientifica come calcolatrici, frequenzimetri e pannelli di controllo.
Alcuni esempi di stumentazioni con tubi Nixie che il DeLucaLabs possiede sono la calcolatrice Canon Canola 1200 e il frequenzimetro HP 5245. Entrambi questi strumenti erano prodotti di fascia molto alta e venivano venduti a dei prezzi elevati.
Le valvole Nixie sono state per la prima volta sviluppate dalla Burroughs Corporation ed infatti il marchio Nixie, ora utilizzato per definire questi indicatori, era un marchio registrato da questa azienda.
Dopo la Burroughs tante aziende iniziarono a produrre questo tipo di indicatori ovviamente commercializzandoli con nomi leggermente diversi ma con sistema funzionamento presso identico. Nascono quindi dei display che ad esempio utilizzano la ionizzazione ma con layout del display a 7 segmenti chiamati anche Panaplex.
Anche in URSS vengono sviluppati dei display che sono dei cloni dei display originali Nixie e, mentre in America e in Europa la transizione verso LED e VFD avviene già dai primi anni '80, in URSS si continuerà a produrre questo tipo di display fino agli anni '90. Molti di questi display di provenienza sovietica sono ancora oggi venduti come NOS (New Old Stock) visto che ne sono stati prodotti in eccedenza e molti sono stati stoccati in vecchi magazzini. Ancora oggi questi pochi display rimasti sono molto ricercati proprio per la luminescenza molto particolare che avviene al loro interno che è molto difficile da ricreare con tecnologie quali i LED.
Nel DeLucaLabs siamo sempre stati affascinati da questi display e abbiamo realizzato molti [orologi]() con questa tecnologia. Nella nostra collezione, ci sono indicatori sia di provenienza sovietica (quali IN-12A e B, IN-18, IN-16, IN-15, IN-13, IN-2 e IN-1) francese, inglese e tedesca.